Black or White - Michael Jackson (1991)
Era il lontano ottobre 1991, un'epoca in cui il mondo della musica era dominato da una sola figura: Michael Jackson. L'artista, già conosciuto come il "Re del Pop", si preparava a pubblicare "Black or White", il primo singolo del suo ottavo album in studio, "Dangerous". La canzone si presentava come una dichiarazione di uguaglianza e fratellanza universale, un messaggio che Jackson riteneva fondamentale in un periodo ancora segnato dalla discriminazione razziale.
La genesi di "Dangerous" non era stata semplice. Tra ritardi e dissapori con la Sony Music, Jackson aveva deciso di abbandonare il progetto di un greatest hits per dedicarsi completamente a un nuovo album di inediti. Dopo sedici mesi di lavoro, la data di pubblicazione era finalmente vicina, ma Jackson sapeva che serviva qualcosa di straordinario per catturare l'attenzione del pubblico e dei media.
Fu così che il team di Jackson si rivolse a John Landis, il celebre regista che aveva già diretto il rivoluzionario video di "Thriller". Landis, nonostante alcune riserve dovute a vecchie questioni finanziarie, accettò di lavorare nuovamente con Jackson, ma solo dopo che l'artista si presentò di persona a casa sua per convincerlo.
Le riprese del video furono un'impresa titanica. Con un budget di quattro milioni di dollari, il video doveva essere all'altezza delle aspettative di Jackson e Landis. La danza con i nativi americani richiese cinque giorni di lavoro, e la scena in cui Jackson balla tra le auto fu girata su un set costruito ex novo. Macaulay Culkin, il giovane attore di "Mamma, ho perso l'aereo", interpretava un ragazzino ribelle che, in una sequenza esplosiva, catapultava suo padre dall'altra parte del mondo, dando inizio al viaggio globale di Jackson attraverso danze frenetiche con ballerini di tutte le etnie.
Il video, innovativo anche per l'uso del morphing, una tecnica all'epoca rivoluzionaria, sottolineava il messaggio di unione tra le razze. Ogni volto che si trasformava in un altro rappresentava la continuità e l'uguaglianza tra le persone, indipendentemente dal colore della pelle.
La premiere del 14 novembre 1991 fu un evento storico, con oltre 500 milioni di spettatori collegati in 58 paesi. Tuttavia, non mancarono le polemiche. La parte finale del video, in cui Jackson distruggeva vetrine e un'auto durante una danza sfrenata, fu accusata di incitare alla violenza. Jackson rispose riducendo la versione del video, eliminando la controversa sequenza finale.
Nonostante le critiche, "Black or White" raggiunse rapidamente il primo posto delle classifiche e consolidò il successo di "Dangerous", che vendette oltre quaranta milioni di copie nel mondo. Il brano e il suo video rimangono una pietra miliare nella carriera di Jackson e nella storia della musica pop.
Oggi, oltre trent'anni dopo la sua uscita, "Black or White" continua a essere un potente inno di uguaglianza e un promemoria dell'eredità di Michael Jackson. La sua voce inconfondibile e le sue mosse di danza rivoluzionarie hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare, ricordandoci che, come cantava Jackson, "non importa se sei nero o bianco". Siamo tutti umani, e tutti dovremmo godere degli stessi diritti e della stessa dignità.





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