45 Giri "edzione juke-box"
La sezione del blog dedicata ai 45 giri "edizione juke-box" offre un affascinante viaggio in uno dei fenomeni più unici e curiosi della storia della musica italiana. Questi singoli, creati esclusivamente per i juke-box, sono oggi tra gli oggetti più ambiti e ricercati da collezionisti e appassionati di vinili. La particolarità delle edizioni juke-box risiede nel loro carattere esclusivo: non erano reperibili nei comuni negozi di dischi e la loro distribuzione era riservata ai gestori di locali pubblici, principalmente bar, che possedevano un juke-box.
Stampati con un numero di catalogo specifico e destinati a essere lanciati con qualche settimana di anticipo rispetto alle edizioni regolari, questi dischi avevano una funzione promozionale ben precisa. Per contenere i costi SIAE, spesso presentavano canzoni di due artisti differenti, una per ogni lato, permettendo alle case discografiche di promuovere più brani contemporaneamente. Questi 45 giri venivano venduti in copertine generiche, talvolta riciclate da quelle di dischi invenduti, con una finestra centrale che rendeva visibile l'etichetta.
Le etichette stesse erano un segno distintivo di queste edizioni: per evitare che venissero vendute illegalmente nei canali regolari, le case discografiche adottavano etichette monocromatiche con scritte nere su sfondo bianco o giallo e la dicitura "Juke Box" o "edizione speciale per juke box". In alcuni casi, i dischi erano realizzati in vinile colorato, aggiungendo un tocco di vivacità ai juke-box che permettevano di vedere i dischi attraverso un vetro.
Nonostante la dicitura "vietata la vendita al pubblico", questi 45 giri potevano essere acquistati da privati a prezzi notevolmente ridotti rispetto alle edizioni standard. Sebbene privi della copertina originale, offrivano l’opportunità di ottenere i successi del momento a un prezzo accessibile, con un costo che nel 1980 era di circa 800/1000 Lire, contro le 1800/2000 Lire delle versioni regolari.
La sezione del blog esplora anche alcune curiosità legate a queste edizioni, come la presenza di brani mai pubblicati su singolo regolare, e l'originale pratica, introdotta per un breve periodo negli anni '60, di inserire la voce di uno speaker all'inizio e alla fine del disco per annunciare il titolo della canzone e l'artista.
Infine, l'articolo ricorda come la fine della produzione di 45 giri in vinile, avvenuta nel 1990, abbia segnato anche l'inizio del declino dei juke-box tradizionali, e con loro la scomparsa di queste edizioni speciali. Tuttavia, il ricordo della loro importanza nella promozione della musica italiana rimane vivo, anche grazie a iniziative come il Festivalbar, nato proprio per premiare i brani più suonati nei juke-box di tutto il Paese.
Un patrimonio culturale e musicale che continua a suscitare interesse e nostalgia, mantenendo vivo il fascino di questi piccoli tesori in vinile.
- Favola Blues - Peppino Di Capri e Pietra Montecorvino (vs. Juke-box)
- Hanno ucciso l'uomo ragno - 883 (vs. Juke-box)
- It's my life - Dr. Alban (vs. Juke-box)
- Please don't go - Double You (vs. Juke-box)
- Rhythm is a dancer - Snap (vs. Juke-box 1992)
- What is love - Haddaway (vs. Juke-box)
- Due - Raf (vs. Juke-box)
- Life - Haddaway (vs. Juke-box)
- Radio Baccano - Gianna Nannini ft. Jovanotti (vs. Juke-box)
- Back for good - Take That (vs. Juke-box)
- Be my lover - La Bouche (vs. Juke-box)
- Che sarà di me - Massimo Di Cataldo (vs. Juke-box)
- Destinazione Paradiso - Gianluca Grignani (vs. Juke-box)
- Falco a metà - Gianluca Grignani (vs. Juke-box)


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