Call me - Spagna (1987)
Nel 1987, una canzone fece battere i cuori di milioni di persone, facendole danzare nelle discoteche di tutta Europa. Era "Call Me" di Spagna, un pezzo che consacrò definitivamente Ivana Spagna come una delle regine della musica dance degli anni '80. Ma dietro quel successo c’era una storia fatta di sfide, coraggio e un pizzico di magia.
Ivana Spagna, nata in provincia di Verona, aveva navigato a lungo nel mondo della musica prima di raggiungere il grande successo. Cantante, autrice e interprete, aveva prestato la sua voce a vari gruppi e progetti musicali senza mai esplodere davvero. Era il 1986 quando decise di dare una svolta alla sua carriera. Spagna scelse di cantare in inglese dei pezzi dance, una decisione audace per una cantante italiana che aveva superato i trent’anni. Il suo primo grande successo, "Easy Lady", la catapultò nell'Olimpo della musica dance, grazie anche a un look straordinario: capelli biondissimi sparati in aria e giacche da domatrice del circo con vistosi alamari.
E poi arrivò "Call Me". Nel marzo del 1987, questa canzone dominò le classifiche, superando il successo di "Easy Lady". Il brano era una fusione perfetta di ritmo contagioso e melodia accattivante, accompagnato da un video girato in Inghilterra che catturò l’immaginazione di molti. Le riprese furono realizzate a Nottingham, nel famoso Ritzy, una discoteca che sembrava uscita da una fiaba. Altre scene, cariche di fascino e mistero, furono girate nel castello di Belvoir, nel Leicestershire, un luogo che era già stato scenario di molte pellicole famose, come "Il piccolo Lord" e, più tardi, "Il codice Da Vinci".
Il video di "Call Me" era un viaggio visivo tra luci scintillanti e atmosfere gotiche, che esaltavano la presenza magnetica di Spagna. La sua voce potente e la sua energia trascinante fecero di "Call Me" un inno per chiunque volesse evadere dalla realtà e abbandonarsi al ritmo della musica.
Dietro le quinte, il successo di Spagna era frutto di un lavoro di squadra, di un progetto costruito insieme alle persone più care: il fratello e il fidanzato. Una produzione che, sebbene non fosse esattamente casalinga, portava con sé tutta la passione e la dedizione di un gruppo affiatato.
Il titolo "Call Me" sembrava portare fortuna. Non solo a Spagna, ma a molti altri artisti degli anni '80. Eppure, la versione di Spagna rimase unica, distinta per quel tocco di eleganza e potenza che solo lei sapeva dare. Era un periodo in cui la musica aveva il potere di unire le persone, di farle sognare e ballare fino all’alba. E Spagna, con "Call Me", riuscì a creare un ponte tra il sogno e la realtà, tra la voglia di divertirsi e la capacità di emozionarsi.
Anni dopo, Spagna avrebbe dimostrato di essere molto più di una regina della dance. Tornando a cantare in italiano, si sarebbe affermata come una delle più grandi interpreti della musica italiana, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano con le sue ballate romantiche e personali.
Ma nel 1987, con "Call Me", Ivana Spagna era la stella che illuminava le notti, la voce che chiamava a raccolta tutti gli amanti della musica, invitandoli a lasciarsi andare, a ballare e a vivere la magia di quegli anni irripetibili.





Commenti
Posta un commento