Reality - Richard Sanderson (1981)

Nell'aprile del 1981, nelle strade acciottolate di Parigi, il cielo si rifletteva nelle finestre dei bistrot e delle librerie, mentre l'aria era colma delle note sognanti di una canzone che avrebbe segnato un'epoca. Era "Reality" di Richard Sanderson, una melodia che sembrava catturare l'essenza stessa dell'adolescenza, del primo amore e delle speranze per il futuro.

Victoire "Vic" Beretton era una quattordicenne parigina che si trovava sull'orlo di una trasformazione. La sua vita fino a quel momento era stata un mosaico di momenti ordinari: la scuola, le amicizie e le tensioni domestiche tra i suoi genitori, François e Françoise, che sembravano sempre più distanti. Tuttavia, in quella primavera, qualcosa di straordinario era destinato a cambiare il suo mondo.

In un piccolo appartamento del Quartiere Latino, Vic trascorreva il suo tempo libero sognando ad occhi aperti, ascoltando musica e confidandosi con la sua bisnonna Poupette, una donna stravagante e modernissima che sembrava sempre avere le risposte giuste. Poupette le aveva insegnato l'importanza di vivere la vita con passione e autenticità, valori che Vic custodiva gelosamente.

Una sera, Vic ricevette un invito inaspettato: una festa a casa di un compagno di scuola. Era emozionata e nervosa allo stesso tempo, sapendo che sarebbe stata un'occasione per farsi nuovi amici e forse, chissà, incontrare qualcuno di speciale. Indossò un abito semplice ma elegante, sentendosi per la prima volta una giovane donna.

La festa era un tripudio di colori e suoni, con ragazzi e ragazze che ballavano, ridevano e si scambiavano sguardi furtivi. Vic si sentiva leggermente fuori posto, ma la presenza della sua amica Penelope le dava conforto. Ad un certo punto, mentre stava chiacchierando con un gruppo di amici, i suoi occhi incontrarono quelli di Mathieu, un ragazzo dai capelli scuri e dagli occhi profondi.

Mathieu si avvicinò a Vic con un sorriso timido e le porse un paio di cuffie. Lei lo guardò perplessa, ma accettò il gesto. Con delicatezza, Mathieu posizionò le cuffie sulle sue orecchie, e le note dolci di "Reality" iniziarono a fluire, avvolgendola in una bolla di musica e magia. La stanza sembrava scomparire, lasciando spazio solo a loro due.

Mentre la canzone proseguiva, Mathieu prese Vic per mano e la condusse in un angolo più tranquillo della stanza. I loro corpi si muovevano al ritmo lento della musica, e ogni passo sembrava avvicinarli sempre di più. Quando la canzone raggiunse il suo apice, Mathieu si chinò verso di lei e, con un gesto tenero e rispettoso, le sfiorò le labbra con un bacio. Era il primo bacio di Vic, e il mondo sembrò fermarsi per un istante.

Quella notte, mentre tornava a casa, Vic sentiva ancora le note di "Reality" risuonare nella sua mente. Quel momento con Mathieu aveva cambiato qualcosa dentro di lei. Non era più una bambina, ma una giovane donna che aveva appena scoperto la bellezza e la fragilità dell'amore.

Il film "La Boum", più noto come "Il tempo delle mele" divenne un successo travolgente in tutta Europa, e "Reality" la colonna sonora di milioni di adolescenti che, come Vic, stavano vivendo i loro primi amori e scoprendo il mondo con occhi nuovi. Sophie Marceau, con la sua bellezza delicata e il suo talento naturale, divenne un'icona per una generazione intera.

E così, "Reality" e "Il tempo delle mele" rimasero impressi nella memoria collettiva come simboli di un'epoca in cui l'innocenza e la passione giovanile erano celebrate con autenticità e poesia. Era davvero il tempo delle mele, una stagione del cuore che, nonostante il passare degli anni, continua a vivere nei ricordi di chi l'ha vissuta.

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