Somebody's watching me - Rockwell (1984)
Negli anni '80, la musica era un riflesso vibrante e pulsante di creatività e innovazione. Tra gennaio e febbraio del 1984, il mondo della musica fu scosso da una canzone che simboleggiava il destino di molte melodie di quell'epoca: "Somebody's Watching Me" di Rockwell. Questa canzone ebbe un successo straordinario, ma come molte altre, la sua gloria fu intensa e breve, lasciando comunque un'impronta indelebile nei cuori degli ascoltatori.
La storia di questa canzone è intrecciata con una vera e propria telenovela familiare. Al centro di questa narrazione c'è la famiglia di Berry Gordy, il leggendario fondatore e amministratore delegato della Motown. Gordy aveva un figlio, Kennedy, che viveva con la madre, lontano dall'influenza diretta del padre e della sua illustre carriera. Kennedy era considerato la pecora nera della famiglia, un outsider in cerca del proprio posto nel mondo.
Determinato a dimostrare il proprio valore, Kennedy decise di creare una canzone potente. Radunò alcuni amici, tra cui Michael e Jermaine Jackson, per cantare i cori. La sorella di Kennedy, che aveva sposato uno di questi amici, riconobbe subito il potenziale della canzone e corse a presentarla al padre. Tuttavia, per evitare pregiudizi e sospetti di nepotismo, tenne segreta l'identità dell'autore. Così nacque Rockwell, un nome d'arte inventato che suonava bene e dava alla canzone un alone di mistero.
Berry Gordy, ascoltando il brano senza sapere chi fosse l'artista, fu subito catturato dal ritornello coinvolgente e dai cori straordinari dei Jackson. Nonostante qualche esitazione iniziale, decise che il disco meritava di essere prodotto. Il risultato fu un successo clamoroso. La canzone scalò le classifiche e divenne un inno per tutti coloro che, almeno una volta, avevano sentito il brivido di essere osservati.
Il videoclip di "Somebody's Watching Me" catturava perfettamente le paranoie del protagonista. Ambientato in una casa misteriosa, il video mostrava Rockwell alle prese con inquietanti presenze che lo osservavano in ogni momento. L'atmosfera tesa culminava in una scena apparentemente banale: il postino che consegnava il giornale corretto. Ma un dettaglio lasciava intendere che forse, anche il postino, non era così innocuo.
La morale della storia è semplice: a volte, i destini artistici nascono da intrecci familiari complessi e da scelte coraggiose. "Somebody's Watching Me" non fu solo un successo per la sua melodia accattivante e il ritornello memorabile, ma anche per la storia di riscatto personale e di creatività che rappresentava. Ancora oggi, quando si ascolta questa canzone, si percepisce quella scintilla di genio e quella sensazione inconfondibile di essere osservati, rendendo omaggio a una delle gemme più brillanti degli anni '80.





Commenti
Posta un commento