Nuova Napoli - Nu Genea (Album 2018)
"Nuova Napoli" è molto più di un semplice album: è un viaggio musicale che racconta il ritorno alle radici, un dialogo vibrante tra passato e presente, tra Napoli e il mondo, tra sonorità antiche e avanguardie sonore. Dietro il progetto Nu Genea ci sono Lucio Aquilina e Massimo Di Lena, due musicisti napoletani che, dopo aver esplorato vari territori sonori tra Berlino e altri luoghi internazionali, hanno sentito il bisogno di riconnettersi con la propria città d'origine, Napoli, in un modo del tutto nuovo.
I Nu Genea (precedentemente noti come Nu Guinea) si formano a Berlino, dove Aquilina e Di Lena si trasferiscono nel 2014. Berlino rappresenta per loro un luogo di passaggio e di ispirazione, ma anche un contesto che permette di vedere Napoli da una nuova prospettiva. Il loro progetto musicale si sviluppa progressivamente attraverso un'evoluzione stilistica: dalla deep-house dell'EP omonimo (2014), alle influenze afrobeat di The Tony Allen Experiments (2016), fino al momento di svolta che li riporta simbolicamente a casa con Nuova Napoli.
Il duo si avvicina inizialmente al mondo della deep-house e del funk con influenze world music, come dimostrato in World EP (2015), che li vede mescolare elementi disco tribali con ritmi moderni. Con The Tony Allen Experiments, invece, entrano in contatto con uno dei padri dell'afrobeat, Tony Allen, collaborando con il leggendario batterista per creare un album che mescola jazz-funk e fusion. Questo dialogo tra mondi diversi, tra la Napoli che portano dentro e il contesto internazionale in cui vivono, culmina nel 2017 con la creazione della loro etichetta indipendente, NG Records. La prima uscita della NG è il singolo Amore, rilettura in chiave funk e latin-jazz di una hit dei Chrisma.
Con Nuova Napoli, pubblicato nel 2018, i Nu Genea creano un'opera che è tanto una lettera d'amore alla loro città quanto un'interpretazione contemporanea del suo vibrante patrimonio musicale. Il titolo dell'album non è casuale: "Nuova Napoli" è una celebrazione e, allo stesso tempo, una reinvenzione della tradizione musicale partenopea. L'album attinge a piene mani dal fertile terreno sonoro della Napoli degli anni '70 e '80, un periodo in cui la città era un epicentro di sperimentazione musicale, ospitando artisti come Napoli Centrale, Tullio De Piscopo, Toni Esposito e Pino Daniele.
Il sound di Nuova Napoli si nutre di questa eredità, ma la reinterpreta con un tocco moderno, mescolando jazz-funk, disco, afrobeat e synth psichedelici. È un album che suona "datato" solo nel senso migliore del termine, facendo rivivere i suoni del passato con una freschezza e un’energia che li rende attuali e affascinanti per le nuove generazioni.
L'album si apre con la traccia omonima, Nuova Napoli, un pezzo jazz-funk che stabilisce subito il tono dell’opera: un piede nel passato e l'altro verso un futuro in costante mutamento. La voce di Fabiana Martone in Je vulesse è un omaggio alla poesia di Eduardo De Filippo, "Je vulesse truvà pace", che i Nu Genea trasformano in un vortice funk adornato da arabeschi fusion che catturano l'essenza malinconica e sognante della cultura napoletana.
Altri brani come Ddoje facce evocano atmosfere latineggianti, con un uso sapiente delle tastiere e dei fiati, che richiamano alla mente il Pino Daniele di Nero a metà. Il lato B dell'album si illumina con Disco Sole, un pezzo soul-funk che mescola easy-listening e vibrazioni vintage, con un’estetica che rimanda alle colonne sonore cinematografiche degli anni ’70.
Stann Fore è un altro esempio dell'approccio ipnagogico e psichedelico del duo, dove le atmosfere si fanno più rarefatte e oniriche, riecheggiando il "pazzo" cantato da Pino Daniele. Le ultime due tracce, Parev’ ajere e A voce 'e Napule, chiudono l'album con una fusione di jazz-rock e lo-fi che dimostrano quanto sia eclettica e multidimensionale la visione musicale dei Nu Genea.
Nuova Napoli non è solo uno dei migliori album italiani del 2018, ma anche un’opera che getta un ponte tra passato e futuro, tra Napoli e il mondo, rendendo omaggio a una città che è da sempre un crogiolo di culture, sonorità e stili. Aquilina e Di Lena hanno creato qualcosa di unico, rielaborando con rispetto e creatività la tradizione musicale napoletana, restituendo al pubblico una Napoli vibrante, complessa e, soprattutto, "nuova". Questo album, con la sua ricchezza sonora e culturale, è destinato a restare una pietra miliare della musica italiana contemporanea per molti anni a venire.






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