Just an illusion - Imagination (1982)
Negli anni '80, spesso criticati per la loro apparente superficialità musicale, sono nate tantissime meteore, band e artisti che hanno lasciato una breve ma intensa traccia nel panorama sonoro. Tuttavia, dietro quelle che sembravano carriere effimere si celavano talenti straordinari, artisti desiderosi di evolversi e sperimentare, anche a costo di cambiare nome, formazione o intraprendere nuove strade. Dietro ogni hit fugace, c’era una forte volontà di andare oltre le mode passeggere. E a volte, ciò che appariva come una semplice illusione si rivelava essere molto di più.
A proposito di illusioni, il 19 febbraio 1982 segnò l’uscita di una canzone che incarna perfettamente l’essenza della disco dance europea di quegli anni e che ha lasciato un segno indelebile nella musica del decennio: "Just an Illusion" degli Imagination. Questo brano, che affronta proprio il tema delle illusioni, è ancora oggi uno dei più rappresentativi degli anni ’80. Gli Imagination, formatisi tra il 1980 e il 1981, avevano già ottenuto un discreto successo con il loro primo album Body Talk, prodotto da Steven Jolley e Tony Swain. Il frontman Leee John (con tre “e”, una particolarità ormai ben nota), insieme al chitarrista e bassista Ashley Ingram, erano pronti a spingersi oltre con il loro secondo album, In the Heat of the Night.
In preparazione all’uscita del nuovo disco, la band, supportata dai suoi produttori, lavorò al singolo che avrebbe lanciato l’album: "Just an Illusion". Ma non si fermarono qui. Decisero di reinventare anche l’immagine del gruppo, apparendo spesso in scena con abiti che richiamavano l’antica Roma, un look che contribuì a renderli riconoscibili e a rafforzare la loro identità visiva. Al trio si aggiungeva il batterista Errol Kennedy, che sarebbe poi diventato anche produttore.
Il successo di "Just an Illusion" fu immediato e travolgente. Il singolo scalò rapidamente le classifiche di tutta Europa, rimanendo in vetta per mesi e diventando la colonna sonora della prima metà del 1982. È impossibile non associarlo a quel periodo: la sua melodia e il ritmo disco-funk risuonavano ovunque, dalle discoteche alle radio.
Il video della canzone, ispirato a un’estetica fantasy, aveva un certo fascino, ma non era particolarmente popolare in Italia. Nel 1982, i video musicali erano ancora un concetto in via di sviluppo, e programmi come Discoring erano tra i pochi che li trasmettevano. Per capirci, parliamo di sei mesi prima della storica vittoria dell’Italia al Mondiale di Spagna, quando Paolo Rossi, Dino Zoff, il CT Bearzot e il presidente Pertini facevano sognare un’intera nazione.
Con "Just an Illusion", gli Imagination raggiunsero un livello di successo che li rese immortali nella storia musicale degli anni ’80. E per qualche anno riuscirono a mantenere quei livelli, sfornando altri successi. Ma, come spesso accade, l’evoluzione artistica prese il sopravvento. Leee John, dotato di una grande carica creativa, si dedicò ad altre forme d’arte, diventando attore e collaborando con numerosi altri artisti. Un talento poliedrico, che non si è mai fermato.
A proposito del suo particolare nome, circolava una storia curiosa: Leee raccontava che sua madre lo aveva chiamato con tre "e", che rappresentavano "Extra-Energy and Excitement". In realtà, il suo nome di nascita era molto più comune, Leslie. Ma evidentemente, la passione per le lettere triple era una costante nella sua vita, tanto che prima di fondare gli Imagination, lui e Ashley Ingram avevano creato un altro gruppo chiamato Fizzz… con tre "z"!
In definitiva, quella che poteva sembrare "solo un'illusione" si è rivelata una delle più grandi realtà musicali degli anni ’80, lasciando un’eredità che continua a ispirare nuove generazioni.





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